TECNICHE PITTORICHE

Nei miei lunghi anni di studio decorativo e pittorico, ho trovato sempre un grande rammarico di non aver potuto apprendere in modo semplice i primi elementi di Tecnologia Artistica, ciò è stato, in parte alla mancanza di un testo che si ponesse come obbiettivo quello di semplificar la terminologia e le lunghe spiegazioni di elaborati troppo complessi.
Ecco, quindi, la necessità di offrire un testo, o meglio una raccolta di nozioni ed esperienze semplici, leggere e chiare per invogliare chiunque ad inserirsi nel mondo della decorazione e della pittura.


L'acquerello

    L'acquerello è la pittura della trasparenza: i colori, mescolati a gomma arabica e sciolti nell'ac­qua, vengono stesi con rapidi colpi di pennello morbido. Dopo la stesura asciugano rapidamente: sovrappo­nendo strati di colore sul foglio ancora bagnato si ottengono toni delicati e trasparenti, con effetti di freschezza e vivacità. Il colore si schiarisce con acqua e non con il bianco, come per le tempere.
Questa tecnica fù diffusa anticamente anche in Oriente, la tecnica dell'acquerello fu apprezzata da artisti come Leonardo e Durer, ma ebbe largo impiego soprattutto nel XVIII secolo, per merito dei pittori pae­saggisti inglesi (Constable, Tur­ner)
Dopo aver realizzato un leggero schizzo a matita, si stendono i colori con rapidità e decisione: pur essendo una tecnica a primo impatto facile e divertente, l’acquerello non ammette errori o ripensamenti. Importante è soprattutto la base: carta per acquerello esistente in tre diverse tipologie: liscia, ruvida e semiruvida varia dal tipo di textura spessore e quindi anche il peso.
Di seguito un semplice esempio:


LA PITTURA AD OLIO 

Tecnica basata sull'uso di colori ottenuti impastando i pigmenti con sostanze oleose. La pittura a olio fu messa a punto in Europa sul finire del Medioevo e, per le sue caratteristiche di grande versatilità, giunse nel tempo ad affermarsi sulle altre tecniche conosciute, come la tempera, l'acquerello e l'affresco. Relativamente semplice da utilizzare, la pittura a olio asciuga lentamente senza mutare di colore; ciò semplifica il processo di elaborazione dell'opera consentendo correzioni, sfumature e gradazioni tonali fin dalla prima stesura. Variando la diluizione, l'olio si presta a ogni tipo di applicazione: velature, chiazze, sgocciolamenti, spruzzo e pittura a corpo (con impasto denso e coprente).
    I colori a olio asciugano con l'esposizione all'aria, per assorbimento di ossigeno. Poiché gli oli grassi tendono a ingiallire, si usano come diluenti gli oli essenziali di origine vegetale (essenza di trementina, di lavanda ecc.).
     La tecnica della pittura a olio si presta a una grande varietà di procedimenti, ma prevede in genere alcune tappe fondamentali. Dapprima si riporta sul fondo preparato il disegno, con la matita o il carboncino o con colore diluito con trementina. Si passa quindi all'abbozzo, nel quale si imposta sinteticamente, per masse di colore, la struttura globale del dipinto. A partire dall'abbozzo si procede all'elaborazione, che può svolgersi in poche ore oppure può richiedere mesi o anni, a seconda che si lavori di getto o sovrapponendo nuove stesure alle precedenti asciutte.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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