CAMeC, mostra “La Terza Dimensione”

LA SPEZIA- Fino al 2 giugno con ingresso gratuito presso il CAMeC (Centro di Arte Moderna e Contemporanea della Spezia) Piazza Cesare Battisti 1, saranno esposti i lavori, a conclusione del Progetto di Arte terapia, organizzato da ASL 5 Spezzino (Dipartimento Cure Primarie e Attività Distrettuali), in collaborazione con il Dipartimento Didattico del CAMeC, la mostra dal titolo “La Terza Dimensione” ha avuto come fonte d’ispirazione e confronto l’esposizione “Ripensare le collezioni: la scultura”.
Durante la presentazione di tale progetto, il Dottor Agostino D’Imporzano ha detto: “Un progetto che ha visto i pazienti, abili osservatori di opere d’arte.. un messaggio importante nel percorso dell’arte che ci ha sempre proposto grandi temi della vita, come la bellezza, il dolore, lo stare insieme .. tutti temi meravigliosi.. oggi grazie a questi “ragazzi” le opere d’arte sono state rivisitate, proponendoci quindi delle sfumature e sfaccettature davvero interessanti..”
Il progetto è stato guidato da Daniela Binelli e Patrizia Drovandi che nel loro excursus di presentazione hanno parlato delle loro sensazioni iniziali, con imminente panico dopo la scelta di ogni singola opera da parte del paziente. Del loro discorso colpivano l’entusiasmo, la gioia e la positività che nel loro breve dire hanno toccato il cuore: “ In realtà loro problemi non ne hanno avuti, siamo noi che abbiamo dei problemi, per cui siamo noi che ringraziamo loro, per averci mostrato il bello del loro punto di vista” sono queste figure, che portano luce e conforto nelle famiglie di questi pazienti che con immenso amore seguono i loro cari, attendendo di tanto in tanto un sorriso o un abbraccio pieno ci conforto e affetto.
Interessavano ed affascinavano molte opere e accostamenti, ma una in particolare ha captato la mia attenzione, un Bronzo di Pietro Consagra (collezione Cozzani) con annesse riproduzioni, eseguite da due allievi ( Valeria ed Alessandro), mettendo addirittura in discussione per alcuni secondi quale fosse l’originale, e quindi molti visitatori si mettevano in gioco, chiedendosi come se il tutto fosse un quiz quale fosse stata la risposta esatta.






Gioia, emozione e tenerezza, lavori e riproduzioni che meritavano per l’appunto una tale location, un museo di tale prestigio, che da spazio e luce a questi dolci, anzi dolcissimi artisti, il Coordinamento per l’allestimento della mostra è stato eseguito da Eleonora Acerbi e Cristiana Maucci. 
L’iniziativa è un percorso attivato nel 2011, ed è rivolto a giovani e adulti con disabilità neuropsichiche e disturbi dello spettro autistico, e persegue gli obiettivi di inclusione sociale e il potenziamento delle capacità espressive, comunicative e relazionali.
Il nostro Plauso va agli organizzatori, al dirigente del Camec e a tutte le volontarie e operatori che nel corso dei mesi hanno seguito e indirizzato questi “allievi” a costruire, plasmare e montare qualsiasi opera, ispirandosi a quello che di bello li aveva colpiti, la nostra lode va alla disponibilità e accoglienza di tali spazi a tali opere, perché solo tenendosi per mano, si crea interesse alla cultura.


Stefania Martinico Dott.sa in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo


fonte: laspeziaoggi.it

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