Sguardi Emotivi, una raccolta di Stefania Martinico

Quando è nata l'idea di realizzare dei premi pittorici per i vincitori delle Cinque categorie dello Spezia Short Movie, (VAI AL SITO)  il concetto base da cui partire furono i primi film-cortometraggi dei fratelli Lumière, da li l'esigenza e la ricerca di conoscere e vivere l'esperienza di visionare alcuni film originali muti, ovviamente in bianco e nero.. 
Interessante diventa lo sguardo, se ci si distrae a ben poco servono gli altri sensi..

Poi l'idea di omaggiare anche la giuria con una tela o un decoro pittorico; così da buona decoratrice iniziai la mia ricerca interna…

9 i giurati 5 i premiati unico importante aspetto che ha colpito la mia attenzione durante la ricerca furono gli sguardi degli attori e il mio.. 
Numeri e idee, che casualmente coincidono e che volutamente ispirano.. Sono nata il giorno nove del mese cinque, prematuramente, con una problematica legata alla vista cioè uno strabismo esotropico, un lieve "disturbo" che ha segnato la mia crescita e il mio rapporto con gli altri… 





  La raccolta delle nove tele per i giurati non ha uno scopo egocentrico.. Ma semplicemente un valore introspettivo, studiare lo sguardo altrui per capire il mio, per dire che ogni problema può essere risolto e/o modificato e che ad ogni lacrima sempre e comunque equivale un sorriso.
Queste 9 tele mi hanno dato modo di spiegare ai miei allievi (sparsi nelle diverse scuole spezzine) che tutti dobbiamo sempre e comunque sottovalutare la cattiveria altrui e che in ogni difetto e/o ferita ci sta sempre una parte preziosa di noi che si fortifica.. 
E da bambina, mentre gli altri mi deridevano, io coltivavo in me il desiderio di poter migliorare me stessa e di poter rappresentare poi nel miglior dei modi gli altri e i loro sguardi.. Ho sempre spiegato ai miei allievi (grandi e piccini) che il deridere degli altri è sola e semplice fragilità, paura della "diversità altrui" perché chiunque può e deve essere diverso ma mai inferiore.









Oggi a distanza di anni ho deciso di mostrare agli altri il mio "coraggio" da bambina introversa e la mia "forza" da donna estroversa, attraverso una ricerca importante che mostra la vulnerabilità, la profondità e l'espressività della stessa persona con colori, tratti e tecniche che portano l'osservatore a riflettere sull'importanza della luce, quella parte buona che in noi illumina e propaga benessere, sull'evoluzione di un movimento dinanzi ad una tela e la sua alterazione cromatica.
Sono tele. Semplici tele senza intelaiatura, che io posseggo e destreggio su di un tavolo, perché le creo, le decoro e stravolgo con tutto l'amore e la passione che mi contraddistingue alternando a pennellate morbide, tocchi secchi e sgorbutici che danno al mio essere decoratrice un senso di profonda espressione. 
Completa il tutto il gioco isterico della vernice, mia utile compagna nel giocare ad attirare l'attenzione altrui... semplici tecniche di increspature e glassature modificano ogni cosa. 



Le 5 tele realizzate per le 5 categorie vincitrici, hanno uno stile già ben definito, che porta con se parte di me, pennellate lunghe che da sinistra partono e sfumano il colore verso destra, verso l'alto.. ..omaggiando così l'augurio più prospero, perché simboleggiano la propensione verso il futuro, attraverso pennellate di libera espressività nera, di verde speranza e di rossa passione, quella passione che ha portato alla vittoria i partecipanti, queste tele mostrano un ramo di alloro realizzato attraverso l'utilizzo moderno della classica tecnica della foglia oro, in modo da poter illuminare il percorso di questi artisti anche nei momenti bui, lo dimostra il colore fluorescente che esalta ed accenna i tratti.











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