Incontrarsi e mescolarsi, come i colori sulle tele.
Sporcarsi le mani, scambiarsi i pennelli e calcare insieme le tavole del
palcoscenico. Ridere, ricordare, immaginare e condividere mentre si impara a
fare qualcosa di nuovo o che non si faceva da tantissimo tempo. Stare
semplicemente insieme, in armonia, anche in silenzio, per promuovere una
società locale del ‘NOI’, inclusiva, aperta, libera da ogni discriminazione ed
a misura di tutte le età e le storie di vita.
Si possono descrivere così, facendo appello al linguaggio
delle emozioni e delle relazioni, non solo dei pensieri, i risultati del
progetto 2017/18 “Nutrire la solidarietà tra le generazioni attraverso le arti’
realizzato grazie ai fondi del 5x1000 da Anteas La Spezia.
Il progetto ha visto la partecipazione di 130 anziani, 150
bambini e 200 genitori ed ha ottenuto il patrocinio del Comune di La Spezia e
il sostegno dei Servizi Sociali che hanno messo a disposizione per i laboratori
i nove Centri Sociali anziani presenti in città.
Da ottobre 2017, sono state
organizzate oltre 300 ore di attività distribuite in 8 laboratori settimanali:
teatro, fotografia, marionette, origami, creatività, pittura e cucito creativo.
Attraverso un apposito bando aperto a tutti i cittadini che
avessero un’idea per stare insieme da condividere e da sperimentare, Anteas La
Spezia ha selezionato 8 tra artisti singoli e associazioni locali, dando così
l’opportunità anche alle piccole realtà di emergere e proporre idee innovative
e favorendo così la formazione di una rete creativa e propositiva nella
Provincia della Spezia.
Tra i criteri privilegiati: la realizzazione di progetti di
innovazione culturale, sociale ed educativa caratterizzati dalla partecipazione
di persone di ogni età e provenienza, che sapessero generare creatività e valorizzazione dei saperi e dei patrimoni culturali di
ciascuno. Due condizioni indispensabili: promuovere spazi condivisi tra bambini
ed anziani da una parte e utilizzare almeno un linguaggio artistico dall’altra.
I laboratori sono stati realizzati sperimentando soluzioni
che hanno coinvolto diverse fasce d’età: classi della scuola primaria
insieme con gli anziani, bambini in età
scolare con genitori e anziani, piccoli dai 18 mesi in su, genitori e anziani,
ma anche adulti e anziani.
Grazie a questa esperienza il team di volontari di ANTEAS
ha rilevato una maggiore apertura all’interazione in quei laboratori
organizzati in ambito extra scolastico, in cui i bambini accompagnati da
genitori hanno potuto relazionarsi in libertà e armonia con gli anziani dei
Centri di La Spezia.
Il dialogo e il
confronto che si sono sviluppati di settimana in settimana, nelle ore
‘creative’ passate insieme, hanno
permesso di far emergere anche casi più sensibili di solitudine sociale.
Anteas ha potuto così ampliare il suo bacino d’azione in
un’area, come la Provincia della Spezia, caratterizzata da due fenomeni
demografici e sociali importanti: l'invecchiamento progressivo della
popolazione, in particolare femminile (indice di vecchiaia intorno a 241 rispetto alla media italiana
del 161) e il de-giovanimento della
popolazione causato in parte dalla diminuzione delle nascite, ma anche dalla
scelta dei giovani di abbandonare il territorio per costruire altrove il
proprio progetto di vita. (ISTAT Liguria
2015; indice di dipendenza strutturale 62.8 rispetto a 55.5 dell'Italia e
indice di struttura della popolazione attiva 146.9 rispetto a 132.3
dell'Italia)
Il 3 maggio la Mediateca regionale ‘Sergio Fregoso’ ha
ospitato l’evento finale del progetto, alla presenza del Sindaco della Spezia e
tanti cittadini e volontari. Un’esposizione-spettacolo che ha riunito gli
elaborati realizzati durante l’anno e ha lanciato alla città un messaggio di
solidarietà tra le generazioni e di reale e fattibile aggregazione e comunità,
contro tutte le solitudini non solo degli anziani, ma anche degli adulti e dei
giovani.
Da tanti mesi passati insieme sono nate nuove amicizie, un
apprendimento ed una scommessa: non può esistere benessere e “benvivere” dei
singoli individui senza la dimensione amicale, comunitaria e sociale. Per
questo, e per navigare la crisi economica e di valori nella quale siamo tutti
coinvolti in gradi diversi è urgente creare o re-immaginare spazi di incontro
piacevoli e creativi che permettano alle persone di ritrovarsi, ascoltarsi,
rispecchiarsi nei propri pari, rincuorati dal fatto che ancora oggi come in
passato l’unione fa la forza, anche di fronte alla solitudine ed al senso di
impotenza davanti ad un cambiamento che facciamo ancora fatica a comprendere
fino in fondo.
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